L'ascolto di buona Musica come prima cosa contribuisce notevolmente a migliorare il benessere psicofisico di chi lo effettua, con risvolti positivi sull’umore, sulla mente e anche addirittura sulla salute. Una considerazione a parte va poi fatta per l’aspetto spirituale: da sempre la musica è legata alla preghiera e alla meditazione, tanto in Oriente quanto in Occidente, dai monaci buddisti alla tradizione cristiana dei canti gregoriani.

In molti avranno ad esempio sperimentato quanto la musica preferita possa ridurre lo stress e l’ansia. La scienza ha però messo il suo zampino certificando l'esperienza comune e dimostrando che l’effetto della musica in termini di riduzione dell’ansia può essere addirittura pari a quello dell’assunzione di sedativi.

A questi benefici se ne aggiungono altri meno evidenti, come il sollievo dal dolore, il miglioramento della salute vascolare e la promozione dell’ attività cerebrale e della motivazione.

Esistono quindi studi scientifici, a cominciare da quelli effettuati dall’equipe guidata dallo scienziato cognitivista Robert Zatorre, del Dipartimento di Psicologia della McGill University di Montreal, che hanno evidenziato in numerose ricerche svariati aspetti positivi legati al mondo della musica.

Ad esempio si rileva come l’ascoltare (e il fare) musica stimoli il sistema immunitario, riduca ansia e stress, attenui il dolore, favorisca la guarigione da alcune malattie e prevenga la demenza. I ricercatori suggeriscono inoltre che ascoltare musica provochi un piacere intenso per il cervello, simile al mangiare qualcosa di buono o abbracciare una persona cara, questo perchè l’ascolto della nostra musica preferita innesca il meccanismo di produzione della dopamina e ossitocina, inducendo il cervello a rilasciare maggiori quantità di questa sostanza chimica che eroga sensazioni di benessere. E' stato anche dimostrato che l’effetto della musica sulle tensioni muscolari sarebbe pari a quello di un massaggio.

Altri studi hanno rilevato un’associazione tra la musica e un aumento del rendimento al lavoro, della concentrazione e delle performance fisiche. In particolare, secondo una ricerca del Medical Center dell’Università del Kansas ascoltare musica renderebbe più intelligenti e aiuterebbe a mantenere il cervello più attivo durante l’invecchiamento.

Gli effetti positivi dell’ascoltare musica elencati finora sono potenziati e amplificati quando dall’ascolto si passa alla pratica, al crearla e suonarla, attività ancora più impegnative. Suonare uno strumento, per il cervello, equivale a un allenamento completo per tutto il corpo e coinvolge praticamente tutte le aree del cervello contemporaneamente, in particolare le cortecce visive, uditive e motorie. E, come in qualsiasi altro allenamento, questa pratica disciplinata e strutturata rafforza quelle funzioni del cervello, permettendoci di applicare quella forza ad altre attività.

Quindi non resta che aprofittare della fortuna di essere dotati di orecchie e ricordare, citando Platone, che “La musica è per l'anima quello che la ginnastica è per il corpo.”